giovedì 22 novembre 2012

Carità e castità = il binomio dell'Amore.


I due linguaggi dell'amore sono l'insegnamento della Parola di Gesù (il Vangelo) ed il comportamento di Gesù (castità, verginità e continenza).
Il Capitolo secondo del Vangelo di Marco inizia con una nuova storia esilarante.
C'era tanta folla venuta ad ascoltare Gesù che non c'era più posto neanche stretti in piedi davanti alla porta. Ed ecco che arriva un paralitico portato con una barella da quattro amici. Dice il Vangelo che non potendo portarlo davanti a Gesù passando dalla porta, fecero una cosa assurda: passarono dal tetto! Proprio così! Roba da matti. Vi aprirono un bel buco e vi calarono dentro il paralitico fino davanti a Gesù. Ma le sorprese non finiscono qui. Gesù, vista la loro grande fede, non lo guarì subito dalla sua malattia, come probabilmente si aspettavano, ma con tutto il suo amore, gli curò prima l' anima, con il perdono dei peccati: “Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati!”
Ma queste parole di Gesù non sfugge agli scribi e ai farisei, sapientoni, che stavano lì ad osservare. Ed infatti questi “pensano”, certo che essi “pensano in cuor loro!” Ma cosa pensano? Pensano che Gesù bestemmia perché il fatto di rimettere i peccati, è una prerogativa esclusiva di Dio che si ottiene con un rito ben preciso all'altare”.
Ma Gesù non finisce di sorprendere,... li scuote nei loro pensieri che Egli ben conosce e li spiattella in pubblico! “Perché pensate così nei vostri cuori?”
Attenti! Con Gesù non si può pensare niente senza che Lui lo sappia!
Risponde con una equazione: “Che cosa è più facile: dire Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?
I scribi ed i farisei, non sono in grado di risolvere proprio nessuno dei due termini di questa equazione. Non sanno "dire" niente. Se dovessero "dire" qualche cosa, non ci crederebbero nemmeno loro. Ma Gesù, al contrario parla con autorità. E dice tutte e due le cose, l'una riguarda l'anima ed è invisibile per noi (non per Lui) e l'altra cosa che dice riguarda il corpo per guarirlo.
Perché voi sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino – disse al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua”.
Quegli obbedì, si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò a casa sua, lasciando tutti meravigliati: “Non abbiamo mai visto nulla di simile!”
Gesù guarisce con la forza della sua Parola sia il corpo che l'anima. La salute del corpo è la guarigione dalle malattie e la salute dell'anima è la guarigione dal peccato. La santità del corpo è la castità e la santità dell'anima è la carità.

sabato 17 novembre 2012

Una giornata di predicazione del Messia.


La giornata di Gesù viene tutta descritta da Marco, già nel primo capitolo del suo Vangelo.
  1. Gesù compie opere di straordinaria grandezza.
  2. Egli predica “con autorità” e comanda agli spiriti immondi e questi gli obbediscono!
  3. Guarisce molti afflitti da malattie.
  4. Va per i villaggi di tutta la Palestina.
  5. Pregava al mattino prima di iniziare la giornata e alla sera dopo aver congedato la folla.
  6. A tutti i miracolati ordinava di non dire niente a nessuno, perché?

Perché Gesù ordinava a tutti i miracolati di non dire niente a nessuno?

Gesù ordinava di non dire niente a nessuno perché era coerente con la sua predicazione. Lui predicava a tutti : IL REGNO DEI CIELI È VICINO! Quindi voleva che ogni persona, ogni cuore ardesse dal desiderio di cercare il Regno dei Cieli vicino, cioè nell'interiorità del proprio cuore. E con la Sua autorità ha poi istituito il sacramento dell'Eucaristia che conduce l'uomo all'incontro con Dio nel proprio cuore.
Quando un miracolato si mette a divulgare la notizia della propria guarigione verso tutti, vuol dire che non ha capito niente del insegnamento di Gesù! La grazia ricevuta con la guarigione doveva servire soprattutto alla crescita personale del miracolato e questa crescita poteva avvenire nell'interiorità del proprio cuore orientandolo al Dio-amore pieno di misericordia.
La guarigione del corpo non sempre si coniuga con la conversione del cuore! In certi casi, la guarigione non porta alla conversione, nonostante tutte le raccomandazioni di Gesù.
Il miracolato che divulga la notizia della propria guarigione, ma non cresce nell'incontro interiore con il regno di Dio, ha fallito!

Marco da l'esempio in modo esilarante del lebbroso guarito da Gesù, che cominciò a proclamare a tutti e a divulgare ovunque il fatto della sua guarigione tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti e la gente veniva da lui da ogni parte. Capitolo 1,40-45

venerdì 16 novembre 2012

San Marco, il più antico evangelista.

San Marco era il segretario di san Pietro. È lui che ha scritto il primo Vangelo, dal quale poi si sono ispirati anche altri evangelisti. San Marco era un tipo allegro, pieno di gioia e di ammirazione per l'infinita saggezza di Gesù Cristo che lui raccontava nel suo Vangelo. La fonte delle sue conoscenze riguardo alla storia di Gesù era l'apostolo Pietro.
Marco ci offre subito dall'inizio del suo racconto, una immagine grandiosa di Gesù. Di Lui (Gesù) dice san Giovanni Battista: “Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo” E poi una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.
E poi ci fa vedere delle immagini di un Gesù allegro, pieno di vita e di gioia di vivere.
Prima battuta divertente di Gesù: la vocazione dei primi apostoli.
Capitolo I, 16-17.
Simone e Andrea erano pescatori. E stavano gettando le reti in mare. Gesù li chiama, invitandoli a pescare con lui, a pescare “uomini”! Venite con me vi insegnerò a pescare gli uomini! Vi faccio diventare pescatori di uomini!
Gesù, pieno di gioia ed allegria, invita i primi due apostoli pescatori a seguirlo...per pescare uomini!

mercoledì 14 novembre 2012

Il regno dei Cieli è vicino

La nuova evangelizzazione, quella più fedele alla predicazione di Gesù Cristo, non può essere diversa dall' annuncio stesso proclamato da Gesù Cristo:
 "Il regno dei cieli è vicino, convertitevi e credete a questa buona notizia!"

Cosa può voler dire "Il regno dei cieli è vicino" ?
Soltanto una cosa: il regno dei cieli va cercato nell'interiorità dell'uomo.
Infatti, la Parola di Gesù non è come quella dei farisei, o degli scribi, la Sua Parola è piena di autorità e il Vangelo da Lui stesso annunciato si compie con l'Eucaristia che riporta la presenza di Dio nel proprio cuore, proprio invitandoci a fare la Comunione degnamente.

Ma c'è un'altro Vangelo non scritto insegnato da Gesù con il linguaggio del suo corpo, con la castità, la verginità, la fedeltà, la continenza.
I primi ad insegnare questo Vangelo sono stati Gesù, Giuseppe e Maria vergine.
Questa è la Filosofia della Castità.